12 GIUGNO 2017
Il Rotary Club Milano Brera e Rotary Club Milano Aquileia
Un’esperienza rara (con una macchiolina)
C’era il tout Rotary, o quasi, lunedì 12 giugno, ad ammirare l’Orto Botanico milanese e la specola astronomica: un folto gruppo del Club Milano Brera, di autorità Rotariane e del Rotaract Milano Brera. Tra tante “rotelle” dobbiamo purtroppo registrare la quasi completa assenza dei componenti del nostro Club. Un fenomeno che si verifica ormai troppo spesso in occasione delle riunioni fuori sede.
Questa abitudine, ormai cronica, dei nostri Soci dovrà far riflettere la futura dirigenza del Club: sicuramente non è nello spirito rotariano, anche se i contenuti della serata, cioè la presentazione degli ultimi lavori effettuati nella splendida cornice dell'Orto Botanico e la spiegazione dei futuri interventi di riqualificazione dell'ultima parte del giardino, rappresentava un momento di presa d'atto di una realtà da molti purtroppo ancora sconosciuta e che i visitatori stranieri (150.000 presenze annue, nella maggior parte straniere) sembrano conoscere e gradire più di noi milanesi.
Il R.C. Milano Aquileia, attraverso l'AERA (Associazione Europea Rotary Ambiente), di cui è socio fondatore, ha contribuito cospicuamente corso degli anni al finanziamento di parte dei lavori di restauro effettuati e opera tuttora nella gestione dell’Associazione attraverso la presenza del Segretario Generale e di un componente del Collegio dei Revisori.
Per i convenuti, la serata, allietata da un piacevole accompagnamento musicale, è stata anche la ghiotta occasione di una visita guidata della specola dell'Osservatorio Astronomico di Brera e del relativo museo: anche questa un’opportunità di apprezzamento dei tanti (misconosciuti) tesori di Milano. Unico piccolo/grande difetto: l'ambiente – ahinoi -non era climatizzato.
E quelli che non c’erano? Peggio per loro.
5 GIUGNO 2017
Gianluigi Nuzzi
I mercenari di Dio
Non so quante volte, in questi ultimi anni, ho discusso con conoscenti, amici e parenti sui libri – piuttosto approssimativi, per la verità, e francamente indegni di tanta attenzione – di Dan Brown, cercando di far loro capire che un conto è un romanzo, dove tutto è lecito, e tutt’altra faccenda sono le situazioni reali. Ed ecco che compare un certo signor Gianluigi Nuzzi che pretende di sviscerare la storia, soprattutto economica, degli ultimi cinquant’anni della Chiesa, da papa Luciani a papa Bergoglio (o Francesco, come vuole essere chiamato): una storia la cui cronaca abbraccia piccoli e grandi misteri, umane meschinità e complesse costruzioni finanziarie, enigmi avvolti nel mistero e circondati dall’oscurità. Con “puntate” degne di uno sceneggiato televisivo. Con divagazioni granguignolesche e altre picaresche, che sembrano tratte di peso dal Marchese del Grillo, come quella dei due cardinali, incaricati direttamente dal papa di prendere visione del contenuto di un certo “chiacchierato” faldone, i quali si sentono rispondere dal camerlengo che lo tiene in custodia che ciò non è possibile «per ordini superiori». Dove non si sa se ridere o piangere.
Ahimé, quel «certo signor Nuzzi» è tutt’altro che uno sconosciuto mezzo millantatore in cerca del suo quarto d’ora di celebrità. È un giornalista e conduttore televisivo noto e stimato. E ciò che dice o scrive, soprattutto in questo campo, è rigorosamente controllato e ricontrollato. Dovete tenervi il senso di nausea che vi ha preso mentre Buzzi parlava, e resistere pure alla voglia di un buon caffè, perché in certi posti anche il caffè può essere al cianuro, e gli impiccati possono autostrangolarsi sotto un ponte londinese intestato all’inesistente Ordine dei Frati Neri (Blackfriars, cioè, in italiano, Agostiniani: ma usare il nome inglese fa dimenticare che la strada che vi conduce ospita, guarda caso, la sede londinese dello IOR).
L’insieme di questi fatterelli o fattacci ha portato il libro di Nuzzi a parecchie centinaia di pagine.
Ma,
omissis
22 MAGGIO 2017
“Smart civis”
Un pomeriggio (ben) impegnato…
Non succede frequentemente, anche in un’associazione i cui membri sono in genere impegnati su molti fronti come il Rotary, di vivere una full immersion come quella di lunedì 22 giugno, nella storica sala Gio’ Ponti dell’Assolombarda, in via Pantano : una tavola rotonda a quattro, la presentazione, in teleconferenza da Losanna, dell’ultima fatica di Paolo Gallo, La bussola del successo, un panel anch’esso con quattro relatori, infine la consegna dei premi Smart Civis, sponsorizzati dal nostro Club.
Leggi tutto: TAVOLA ROTONDA E PREMIAZIONE DEI PARTECIPANTI AL CONCORSO
Torneo Rotariano
Con grande interesse, e ancor maggiore successo per il nostro Club, lo scorso fine settimana si è svolto sui campi dello Sporting Club di Milano 3, a Basiglio, l'ormai tradizionale torneo ITFR di tennis a favore di Telethon.
Rotariani e amici del Rotary operanti nel mondo della sanità hanno incrociato le racchette il 27 e 28 maggio in un torneo che ha visto la partecipazione di 24 iscritti.
15 MAGGIO 2017
“SMART CIVIS”
Prof Don PIER CARLO MAGGIOLINI
Il cittadino elettronico
Un altro tassello dei service di quest’anno, lo smart civis, ovvero il tentativo – non siamo così presuntuosi da dire la soluzione – di tracciare le linee guida per affrontare questo mondo che ci cambia vertiginosamente sotto gli occhi. Questa volta il relatore, il professor don Piercarlo Mazzolini, di volta in volta sostenuto dagli altri ospiti – il professor Brandolese, la dottoressa Vezzoli, la dottoressa Vitale (per tutti, con affetto, Antonella) – si è avventurato nel campo minato dell’etica industriale: tema affascinante, e di assoluta importanza in proiezione futura, ma sul quale tutti, o quasi tutti, dicono la verità, o non la dicono tutta intera.
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