16 settembre 2017
Chiamatela come volete: caminetto, pomeriggio per le famiglie, o che altro vi piaccia, ma la struttura della riunione di apertura del nostro anno è sempre sostanzialmente uguale: i prati di Villalta e la piscina per i giovani (e qualche meno giovane); il portico e le poltroncine disseminate sul terreno accanto – quando non piove, e vuoi per fortuna, vuoi per immanicamento presso le Alte Sfere, non piove quasi mai, anche se due ore prima diluviava – la famiglia Chevallard al completo, o quasi (il patriarca Ignazio, provvido di vino e con sigaro inastato, la patriarchessa Laura a sovrintendere al tutto, vale a dire ai prodotti culinari di Catalogna e Liguria, Gloria a mostrare con giustificato orgoglio l’ultimo arrivato, Pietro Jordi, un delizioso bambino di cinque mesi che osserva il mondo con sguardo già saggio). Tutto uguale, con le rassicuranti cadenze di un rito.
Eppure, tutto sottilmente diverso. Come nella Macchina del Tempo di Herbert George Wells, dove il protagonista vede proiettato contro una vetrina il rapidissimo scorrere degli anni verso il futuro, anche sui prati di Villalta si sono avvicendati tanti Soci che ci hanno lasciato (Enzo Crudo per ultimo), oppure che per mille ragioni diverse si sono allontanati (spiccano nell’elenco l’omnisorridente cav. Berlusconi e il mega capelluto, silenzioso Gianroberto Casaleggio) oppure al contrario volti nuovi di chi è entrato, e sta amalgamandosi. Cortesia, piacere della compagnia, evidente interesse per gli altri.
Ma stiamo divagando. Limitiamoci al discorso del nostro Presidente: il più breve, crediamo, tra quelli pronunciati in queste occasioni. Deo Gratias (e grazie agli Chevallard per questa sempre rinnovantesi occasione).
All’anno prossimo.
17 LUGLIO 2017
Esiste ormai una quasi simbiosi tra il R.C. Milano Aquileia e il Circolo Volta: un’amichevole unione attentamente sorvegliata da Lamberto Micheli, presidente del Volta e socio dell’Aquileia.
Anche stavolta si è rinnovata questa piccola “magia”, con una fusione pressoché perfetta dei vari elementi: serata in cortile ventilata al punto giusto (e zanzare “ridimensionate” a proporzioni più che accettabili); musica, con il musicista Pippo Asta celato dai cespugli, attentamente scelta e suonata con il giusto tono: una soul music ispirata a quella di Richard Clayderman, ma più soft, adattissima a fondersi con una garbata conversazione; toilettes (soprattutto quelle delle signore) eleganti ma senza forzature (quanto a chi scrive, non sarà mai troppo felice di togliersi la cravatta, capo elegante ma strangolatorio).
In questa serena rilassatezza avrebbe potuto fare “stecca” il relatore-oratore, che interrogato da Micheli, da Manfredi e dai nostri amici notai e commercialisti, ci ha erudito sulle – ahinoi – future imposte sulle eredità, sia di origine nazionale, sia di provenienza comunitaria, sulle quali il dottor Carlo Bozzali è forse uno dei massimi esperti italiani. Un argomento sul quale c’è da piangere due volte: per gli avvenimenti funerei che sottende, e poi per la micidiale “stangata” che si scaricherà tra poco sui nostri già tartassati redditi.
Ma la serata era troppo paciosa perché il tema facesse presa. Meglio seguire l’esempio di alcune coppie che hanno abbozzato un ballo e hanno deciso di pensarci al rientro dalle ferie.
26 GIUGNO 2017
Quando si dice la tradizione
Ormai l’abbiamo capita: «giornata finale, pioggia torrenziale», magari con diaboliche variazioni come nella serata all’Hotel Cavalieri, quando la pioggia, spinta da un forte vento, si mise a cadere in orizzontale, infradiciando anche coloro che si erano rifugiati sotto la pensilina.
Né vale radunarsi per lo scambio delle consegne in altro luogo, per esempio al sempre accogliente Circolo Volta, dove ci aspetta sornione un altro proverbio, «giornata iniziale, giornata equatoriale».
Niente di simile lunedì scorso, che ci ha visti tutti o quasi (un’ottantina) riuniti con i familiari al Museo Diocesano – una delle location più prestigiose di Milano, come dicono quelli che parlano bene – per festeggiare l’uscita d’incarico dell’amico Vinacci e l’entrata in funzione quale presidente di Luigi Manfredi. Non che ci sia stata risparmiata una bella sauna, con fiocchi e controfiocchi, ma, se non altro, abbiamo potuto evitare il diluvio.
La serata è così proseguita secondo la struttura tipica di questi incontri: relazione del Presidente uscente sull’attività rotariana; consegna delle Paul Harris e/o di eventuali altre onorificenze rotariane; spillettatura di nuovi Soci (nel nostro caso due); funzionamento dei service; eventuali “lasciti” al Presidente e al Consiglio entranti; piccolo discorso programmatico del presidente incoming; scambio dei collari; colpo di campana a quattro mani.
E la tradizione continua.
10 LUGLIO 2017
Milano al centro del motto del Presidente
La serata è iniziato con un commovente ricordo del nostro socio ed amico Enzo Crudo e con tutto il club stretto intorno al dolore della moglie Anna Maria e della figlia Maria Luisa.
Dopo la cena la relazione del presidente. Partendo dal motto che ha scelto per il suo anno “Servire il Club, Servire Milano” il nuovo presidente, Luigi Manfredi, ha iniziato la sua relazione dichiarando di volere parlare al nostro cuore oltre che alla nostra mente. Per questo ci ha raccontato la “sua” storia di Milano che inizia con i racconti dei suoi genitori degli anni della guerra: Milano distrutta dai bombardamenti, Milano dilaniata dalla guerra civile che ha avuto il suo orrendo epilogo in Piazzale Loreto. Poi la storia della sua giovinezza scolastica in cui ha frequentato la Scuola Germanica di via Legnano; ha poi continuato gli studi classici prima al “Leone XIII” e poi al liceo classico Alessandro Manzoni. Che, aldilà degli sfottò di noi pariniani, erano – e sono – scuole eccellenti, con fiocchi e controfiocchi.
19 GIUGNO 2017
Consiglio congiunto 2016/17 e 2017/18
IL CLUB SI ARRICCHISCE DI NUOVE FORZE
Prima di entrare nell’argomento specifico della conviviale, il presidente Vinacci ha dato spazio all’autopresentazione di due nuovi possibili soci, Alessandro Visconti e Maurizio Nobili. Un’ampia e variegata esperienza in campo finanziario, di cui testimonia il cospicuo curriculum vitae, e un’istintiva capacità di presentarsi, di cui ha testimoniato il loro breve discorsetto, ci dicono che il Consiglio ha avuto buon fiuto nella scelta. Benvenuti, amici!
AGGIORNAMENTO DELLO STATUTO E DEL REGOLAMENTO
Claudio Granata presenta poi, al Club costituito in Assemblea, e con l’aiuto di alcune diapositive, le rettifiche allo Statuto e al Regolamento, resasi necessarie dalle richieste del Rotary International, e alle quali ha lavorato con l’appoggio di Chevallard. Si tratta per la quasi totalità di variazioni marginali, dato che le nostre carte fondamentali sono state riviste da poco tempo e in tutti i punti strutturalmente significativi. La “pratica” è in tal modo presto sistemata, con votazioni tutte all’unanimità.
Così alle 22:20, in anticipo di una decina di minuti sui nostri tempi soliti, il presidente può dare il colpo di campana, sciogliendo l’Assemblea.
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