Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha una notevole, entusiastica empatia con la gente. Ma questo è normale, un “ferro del mestiere” di ogni buon politico. È vero che con questi chiari di luna i buoni politici bisogna cercarli con la lanterna di Diogene; ma questo è un altro discorso.
Ciò che conta è come viene usata questa apertura di credito: un incarico da far tremare le vene e i polsi se pensiamo che le competenze di Gallera “coprono” per intero il sistema sanitario della Regione Lombardia, numerosi addentellati pensionistici, una buona parte dei centri di ricerca e di specializzazione del nostro Paese, insomma la punta di diamante di un welfare quarto per efficienza su 108 nazioni e unico al mondo in maniera universalistica.
Chi si presenta alle strutture della Sanità lombarda sa che sarà curato al meglio, quale che siano il suo stato civile, il costo delle cure, il proprio ceto. Purtroppo, si tratta di una miccia che brucia ai due capi. Da una parte, proprio grazie a questa rete di cure, all’aumentare del tenore di vita, di macchinari e di protocolli medici sempre più perfezionati, le persone oggi vivono più a lungo, e godono meglio dell’aumentare loro offerte. Macchinari e cure, però, sono sempre più cari, e spesso prolungati rispetto a un tempo. Occorrono sempre più soldi.
17 dicembre 2018
Holy night
La sorpresa era dietro l’angolo: quando, dopo aver sostato al piano terra, “guarnito” da una serie di piattini che da soli avrebbero potuto benissimo costituire un pranzo di rispettabili dimensioni (grazie, Marinella Vedani, per questo e per gli altri elementi nel corso dell’incontro), i conviviali si sono trovati di fronte uno spettacolo suggestivamente imprevisto: la riproduzione a mezzo LED (o laser?) della facciata del Duomo e della piazza, sotto una soffice, tenera nevicata.
È stato come mangiare in mezzo alle nuvole. Ed è la suggestione che condiziona l’intera serata. Che ha avuto molti spunti d’interesse, dalle voci e dall’organo di quattro dolcissime – e brave – cantanti alla tranquilla distribuzione dei gadget gentilmente offerti da alcuni soci. Ma senza riffa, solo una tranquilla tra i soci (e la presenza, vista con particolare affetto, di Anna e Marialuisa Crudo).
« Una delle migliori natalizie degli ultimi anni» ha sintetizzato un socio mentre ritirava il cappotto. Condividiamo.
Grazie!
Grazie a mons.Navoni per la Santa Messa celebrata prima della serata!
Grazie a tutta la famiglia Vedani per il supporto logistico ed i numerosi doni offerti per la riffa!
Grazie a Gloria e Luigi per la splendida organizzazione!
Che bello vedere un club coeso dove tutti si impegnano per sostenerlo e per renderlo attrattivo e che riesce a coinvolgere tanti Soci anche con un calendario rotariano estremamente ravvicinato ed impegnativo per l’incontro con il Governatore Muller.
Un grazie a Maria Teresa e Paolo Vinciguerra per il “caminetto” da Cometa.
Un grazie a Francesco Caruso perfetto organizzatore delle nostre uscite “fuori porta”, che riesce sempre a sorprenderci con visite guidate alle splendide meraviglie architettoniche della Lombardia, questa volta alla basilica romanica di San Vincenzo ed al battistero di San Giovanni di Galliano.
Un grazie al nostro presidente Luigi Candiani che caparbiamente vuole mostrarci le realtà di quelle meravigliose iniziative cui contribuiamo in piccola parte con i nostri “services”: dopo CasAmica eccoci a Cometa.
Lunedì 19 novembre 2018
Pietro Freschi
Sin dalla sua fondazione avvenuta oltre 113 anni fa, il ruolo del Rotary nel mondo e nella vita dei suoi soci ha subito una evoluzione costante.
Agli arbori il Rotary offriva ai suoi soci l'opportunità di ritrovarsi , allacciare amicizie e creare contatti con le comunità locali; nel tempo il service ha trovato grande posto nella attività di ogni Club diventandone il perno attraverso il quale i concetti di amicizia e solidarietà si fondono in un tutt'uno.
Il 19 giugno 1923 al Cova, a due passi dalla Scala , ebbe luogo la prima riunione del costituendo Rotary Italiano, settimo paese europeo ad accogliere il Rotary costituendo il Rotary Club Milano.
Da quella data anche in Italia i Club si sono moltiplicati ; ognuno con le sue caratteristiche , ognuno con vicende diverse, ma tutti legati allo spirito originario di Paul Harris.
Lunedì 29 ottobre 2018
Relatore Roberto Maroni
Roberto Maroni sa parlare bene, con precisione e chiarezza. Con il tono tranquillo di chi sa che i propri avversari (parlare di “nemici” non corrisponderebbe al carattere dell’uomo) prima o poi gli passeranno davanti sul filo della corrente; con un’ironia felpata che genera il sorriso (non il riso, non sarebbe appropriato, ma un sorriso tagliente, a mezza bocca); con un un’eccellente capacità comunicativa (non per nulla quell’abile P.R. che è la nostra Graziella Galeasso ha proposto al Club – che ha approvato all’unanimità – di cooptarlo come socio onorario del nostro sodalizio. Proposta accettata: ne siamo tutti testimoni).
Dalla politica, che cominciò a frequentare in giovanissima età, Maroni ha avuto tutto, o quasi: fondatore della Lega insieme a Bossi, governatore della Lombardia, presidente della Camera, più volte ministro di vari dicasteri (pesantissimo tra gli altri quello degli Interni, dove per unanime riconoscimento fu tra i migliori della seconda Repubblica). Se si esclude la carica di presidente del Consiglio, si può dire che abbia conosciuto tutti i punti chiave dello Stato.
Leggi tutto: 'AD UN ANNO DAL REFERENDUM DEL 22 OTTOBRE 2017 A CHE PUNTO È L'AUTONOMIA IN LOMBARDIA'
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