14 gennaio 2019

Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha una notevole, entusiastica empatia con la gente. Ma questo è normale, un “ferro del mestiere” di ogni buon politico. È vero che con questi chiari di luna i buoni politici bisogna cercarli con la lanterna di Diogene; ma questo è un altro discorso.

Ciò che conta è come viene usata questa apertura di credito: un incarico da far tremare le vene e i polsi se pensiamo che le competenze di Gallera “coprono” per intero il sistema sanitario della Regione Lombardia, numerosi addentellati pensionistici, una buona parte dei centri di ricerca e di specializzazione del nostro Paese, insomma la punta di diamante di un welfare quarto per efficienza su 108 nazioni e unico al mondo in maniera universalistica.

Chi si presenta alle strutture della Sanità lombarda sa che sarà curato al meglio, quale che siano il suo stato civile, il costo delle cure, il proprio ceto. Purtroppo, si tratta di una miccia che brucia ai due capi. Da una parte, proprio grazie a questa rete di cure, all’aumentare del tenore di vita, di macchinari e di protocolli medici sempre più perfezionati, le persone oggi vivono più a lungo, e godono meglio dell’aumentare loro offerte. Macchinari e cure, però, sono sempre più cari, e spesso prolungati rispetto a un tempo. Occorrono sempre più soldi.

loader
Nessun evento trovato

banner gero

 

Sede delle riunione
Tocq Hotel - Via Alessio di Tocqueville 7/D - Milano
tutti i lunedì ore 20.00

Ufficio di Segreteria
Tel. +39 3351354519
email: riccardosantoro52@gmail.com

Di Riccardo Santoro

© 2024 - Tutti i diritti riservati.
web by SOFOS Italia