7 giugno – SABATO AMICO A STUPINIGI
Dopo le visite a Venaria Reale e al Castello di Racconigi effettuate negli anni passati il nostro presidente Natale ha organizzato una splendida giornata alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, una delle residenze sabaude più prestigiose del Piemonte. La costruzione dell'edificio, pensato per la caccia e le feste della famiglia reale, è stata avviata nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, uno degli architetti più rinomati del XVIII secolo. Nel 1997 la Palazzina è insignita del titolo di Patrimonio dell'umanità UNESCO.
Purtroppo, dato lo scarso numero di partecipanti non si è riusciti ad organizzare un trasferimento in pullman ma tutti si sono organizzati per andare in macchina, abbinandosi in una economia dei trasporti. La visita era organizzata per le 15.00 per cui l'appuntamento era fissato al ristorante Sabaudia, ottimo ristorante di tradizionale cucina piemontese con un menu a base di vitello tonnato con salsa all'antica, plin al sugo di arrosto e manzo 4 stagioni, il tutto accompagnato da Nebbiolo e Barbera della cantina di Pio Cesare. L'aperitivo nell'attesa dell'arrivo di tutti veniva gentilmente offerto dal Presidente.
Eccoci così rinfrancati nel corpo pronti a rinfrancarci anche lo spirito: ad attenderci nella Palazzina incontriamo la nostra guida Laura che bravissima ci illustrava una parte delle 137 camere e 17 gallerie arricchendo la descrizione dei particolari architettonici con aneddoti non solo della famiglia Savoia ma degli innumerevoli ospiti che nel tempo vi hanno risieduto o vi si sono sposati: Carlo X re di Francia, Vittorio Emanuele II, Amedeo di Savoia, lo zar Paolo I di Russia, il re di Napoli Ferdinando di Borbone, Margherita regina d'Italia oltre a Napoleone con Paolina Bonaparte.
Gli interni sono un trionfo di stile Rococò italiano, partendo dalle scuderie juvarriana con una vasta gamma di ritratti di nobili sabaudi e soprattutto la scultura originale del cervo in bronzo simbolo di Stupinigi, (una copia svetta in cima alla volta centrale) si arriva al Salone Centrale di doppia altezza con un incredibile cupola a barca rovesciata ed uno splendido lampadario. Da qui partono quattro bracci che ne conferiscono la forma di una croce di Sant'Andrea. Ne abbiamo visitati due, appartamenti del re e della regina e gli ambienti riservati agli ospiti. La visita si conclude con la carrozza di Napoleone, storica testimonianza della presenza napoleonica in Italia.
Esaurita la visita tutti di ritorno a Milano (o Monza) soddisfatti per questa nuova esperienza. Qualcuno approfittava del ritorno per una rapida siesta.
Bravo il nostro presidente Natale riuscito finalmente ad organizzare la visita a Vercelli per ritrovare la nostra ex socia Serena Mornino e contemporaneamente organizzare un interclub con il R.C. Sant'Andrea Vercelli dove Serena si è trasferita professionalmente. Non poteva mancare anche la visita al museo Borgogna perfettamente organizzata dalla nostra Anna Zavaglia.
Giunti tutti puntualissimi con le perfette indicazioni stradali eccoci ad accoglierci al parcheggio il presidente del R.C. Sant'Andrea Vercelli Roberto Isola che ci accompagnava al vicino museo. Qui la curatrice Cinzia Lacchia ci illustra alcune delle innumerevoli opere raccolte dal mecenate Francesco Borgogna, appassionato cultore che dedicava il proprio patrimonio ad una ricerca costante per la sua casa di opere d'arte di pittura, scultura, grafica ed arti decorative raccogliendone più di ottocento che coprono un arco cronologico dal XV al XXI secolo soprattutto di artisti piemontesi, lombardi e fiamminghi. Il figlio Antonio donava palazzo ed opere alla città. La collezione è oggetto di rotazione degli allestimenti e si arricchisce di comodati e doni da enti e privati.
Dopo la visita tutti ci siamo recati alla prestigiosa sede del Circolo Ricreativo di Vercelli, sede di tutte le associazioni filantropiche della città, due Rotary, il Lions, il Kiwanis, il Soroptimist, il Rotaract. Ottimo l'aperitivo ed il pranzo dove non poteva mancare la tradizionale "paniscia", visto che siamo nella capitale del riso. Dopo il cerimoniale rotariano dello scambio di gagliardetti e omaggi con la promessa di futura collaborazione tra i club in qualche service i gentili soci del club di Vercelli ci hanno accompagnato in un giro della città per ammirarne i bei palazzi e visitare la chiesa abbaziale di sant'Andrea, principale monumento cittadino, uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia, voluta dal cardinale Guala Bicheri, legato pontificio di successo nelle dispute tra i latifondisti inglesi e la casa reale. Oltre al racconto di aneddoti storici sulla città ci fanno visitare il chiostro ed aprire per noi la sala capitolare dell'abbazia.
Concludiamo la visita con il bicchiere della staffa: un caffè offerto nella elegante boutique della nostra Serena.
Eccoci arrivati alla metà dell'anno rotariano con la serata degli auguri sia per il Santo Natale che per l'anno nuovo.
Ospiti nel salone del Circolo Volta rinnovato e reso accogliente con decorazioni ed illuminazione speciali (grazie a Lamberto) ci si ritrova numerosi per gli auguri di fine anno, tutti incuriositi dalle numerose sorprese che il Presidente ci ha voluto riservare mantenendole segrete a completamento della tradizionale lotteria per la raccolta fondi destinati ai service del club. Il successo è stato innegabile grazie alla precisissima macchina organizzatrice della famiglia Mangano per la splendida e gioiosa festa natalizia.
Serata speciale al Circolo Volta preavvisata da una mail del nostro prefetto Pietro che avvisa che è stato opportuno creare dei tavoli "di rispetto" per le numerose sorprese che ci riserverà il presidente Natale e così è stato: ma andiamo con ordine.
Numerosa la presenza di soci ed ospiti assieme al AG Marchesi, tutti disciplinatamente seduti sotto il controllo di Pietro, con qualche gentile richiamo per coloro che non avevano confermato la presenza. Tavole elegantemente imbandite per una cena completa (e servita) senza il solito assalto al buffet.
Dopo il suono degli inni il presidente Natale ha voluto riprendere la storica procedura fissata dal Rotary International per la ammissione di un nuovo socio: Sante Conselvan, brillante imprenditore nei sistemi di controllo di processo nella stampa del packaging. Bellissime le parole della formula di ammissione che ricordano le finalità di un club rotariano e richiamano il nuovo socio ai doveri che l'adesione richiede. Altrettanto sentita la conferma dell'impegno del nuovo socio proclamata di fronte a tutti i presenti.
Ma le sorprese non finiscono qui: alla fine della cena il dessert è una ottima torta al limoncello con tanto di candelina in onore a Giuliano che proprio oggi festeggia il compleanno che ha voluto festeggiare con noi. Socio da tanti anni rimane commosso dalla manifestazione di amicizia e di stima del club e con la sua Anna spegne la candelina accompagnato da un sentito applauso di tutti i presenti.
Ma eccoci alla interessantissima e dettagliata relazione della professoressa Nicoletta Ravasio, laureata in Chimica e Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche è ricercatore CNR ed attiva attualmente presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche "G. Natta" di Milano. Specializzata nello studio e ricerca dell'utilizzo di materie prime da fonti rinnovabili per la produzione di bio-prodotti e bio-materiali con particolare enfasi sulle trasformazioni di oli vegetali per un sempre maggior sviluppo di una economia circolare. Tralasciando il processo di termovalorizzazione di cereali che tanti problemi ha creato (aumento di costo degli stessi e del valore dei terreni di coltura) ed al biodiesel ormai ampiamente radicato nel combustibile utilizzato in campo aeronautico si è dedicata soprattutto alla valorizzazione di tutti gli scarti vegetali ricavandone quei prodotti che potevano essere riutilizzati. Ecco così nascere pannelli isolanti dagli scarti della lavorazione del riso uniti alle lane italiane non più filabili con ottimi risultati di isolamento termico ed acustico nonché di supporto statico, e anche se non hanno raggiunto i livelli di isolamento del pannello in polistirolo, sono incombustibili ed evitano quei gravi incendi che si sono verificati; ma non solo, collaborando con importanti aziende riesce a recuperare oli, proteine, tensioattivi e lubrificanti dai residui della tostatura del caffè, dalle bucce di pomodoro, dagli scarti degli agrumi per un riuso in altre lavorazioni in particolare nella industria dei cosmetici mettendole in contatto con probabili utilizzatori. Impossibile per il redattore della relazione riportarne tutti i dettagli tecnici, la professoressa Ravasio comunque è disponibile a trasmettere agli interessati le slides mostrate. La domanda di Pietro conferma comunque la attuale non economicità dei processi produttivi se non i vantaggi derivanti per una miglior eco sostenibilità.
Sono quarantasei anni che racconto le storie dei viaggi del nostro club, dal primo voluto a Lucca dal fondatore Italo Martina, ai successivi che ci hanno portato in quasi tutte le regioni d'Italia (mancano solo Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sardegna) e poi in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Grecia e USA.
Cambiano le persone, cambiano i tempi, cambiano le modalità, ma lo spirito è sempre lo stesso: il piacere di stare insieme non dimenticando l'impegno civile che ci accomuna nelle finalità del Rotary.
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