
Il 10 novembre il Governatore del Distretto 2041 Riccardo Di Bari, accompagnato dalla segretaria f.f. Letizia Baldini e dal A.G. del gruppo 2 Antonio Marchesi ha incontrato il nostro club.
Grande la soddisfazione di Alessandra presidente durante l'incontro preliminare con il C.D. e i presidenti di commissione per aver ricevuto i complimenti del Governatore per l'ottimo lavoro svolto ma soprattutto per l'entusiasmo di tutti nel presentare i progetti svolti ed in divenire. A tutti ha voluto dare preziosi suggerimenti, ma soprattutto alla nostra Elise, presidente della Commissione effettivo per le nuove entrate che hanno abbassato leggermente l'età media dei soci.
Nel sottolineare le difficoltà che ogni forma di associazionismo sta vivendo, in particolare dopo il Covid, segnala che il numero di rotariani in Italia e nel mondo si sta riducendo, (siamo a poco più di 1.150.000 nel mondo), e nel nostro distretto la differenza tra entrate e uscite riporta un saldo negativo medio di 47 unità, come se ogni anno un club come l'Aquileia scomparisse. Il suggerimento migliore è quello di cercare di coinvolgere gli ex rotaractiani che hanno già masticato Rotary per 10/12 anni. Solo il 3 % di coloro che lasciano il Rotaract entrano nel Rotary.
Si complimenta per i rapporti creati con il Rotaract La Fenice ma invita a cercare nuovi soci spaziando tra tutti i Rotaract di Milano di cui siamo o non siamo stati padrini.
Ma veniamo alle informazioni sulle principali attività del Distretto, programmi non progetti che si concentrano quest'anno in tre principali: il sostegno economico all'Accademia della Scala (ben diversa dalla gestione del Teatro ricca di tante donazioni e sponsorizzazioni), scuola non solo di artisti (musicisti, cantanti, balletto) ma rivolta a tutte quelle professionalità che lavorano per la creazione degli spettacoli (scenografi, sarte, costumisti, tecnici del suono e delle luci...).
Ma è la creazione di una maggiore coscienza per quello che è il primo obiettivo del Rotary, la Pace con il progetto "staffetta di costruttori di pace" che si propone di coinvolgere gli studenti e i loro insegnanti con un programma educativo con la collaborazione di atleti olimpici e paraolimpici. Chi vi parteciperà avrà dei crediti scolastici riconosciuti validi per le valutazioni della maturità.
"Last but not least" in collaborazione con i distretti coinvolti nelle Olimpiadi Milano-Cortina (2041,2042 e 2060) ha promosso la organizzazione di camp specifici dando particolare risalto ai giochi paraolimpici. Filippo, il nostro delegato al progetto, ha già attivato tutti, non solo nell'ospitalità in un interclub, ma con l'entusiastica partecipazione delle nostre socie nell'accompagnare gli ospiti per mostrare non solo le bellezze di Milano, ma anche un po' di shopping.
Il Governatore ringrazia infine i nostri soci, Alessandra C. (A.G.) , Pasquale V. (delegato per la sanità), Pietro F. ( neo presidente AERA) e Riccardo S. (impegnato nella commissione amministrazione) che fanno parte della squadra distrettuale, ma ringrazia in modo particolare perché siamo tra i pochi club del Distretto che non solo hanno promesso contributi alla Rotary Foundation e alla Polio Plus, ma hanno già versato i contributi in maniera superiore a quanto promesso non dimenticando il contributo extra donato al posto del consueto omaggio al Governatore.
Tutti i numerosi soci presenti sono rimasti favorevolmente sorpresi dall'empatia, dalla simpatia, dall'entusiasmo, dalla dialettica, di Riccardo Di Bari; abbiamo sentito anno dopo anno tanti Governatori, ma Riccardo è riuscito a trasmettere quella voglia di fare che ci contraddistingue.
L'umiltà della presidente Alessandra non ha voluto sottolineare il grande apprezzamento espresso dal Governatore per il programma che si sta svolgendo. Le voci corrono e non possiamo che esserne soddisfatti.
Il rituale scambio di doni conclude una serata importante.
Nani Chevallard

Serata diversa questa organizzata dalla nostra Presidente Alessandra che ha voluto abbinare un hybrid service, serata che può essere considerata piccolo service, al posto di una conviviale tradizionale. Un giropizza a PIZZAUT.
Pizzaut è un'iniziativa nata per promuovere l'inclusione sociale e lavorativa di ragazzi autistici, avviata con un gruppo di genitori nel 2017, che mira a creare opportunità di lavoro concrete e a cambiare la percezione sociale sull'autismo. L'idea è nata a Nico Acampora, padre di un figlio autistico, dopo aver visto suo figlio preparare una pizza. Da qui l'idea di creare un grande progetto di inclusione ed una grande opportunità di futuro, la creazione di una pizzeria dove lavorano unicamente ragazzi meno dotati, dalla cucina al servizio a tavola, dal ricevimento degli ordini al contatto diretto con gli ospiti, stimolandoli a parlare con altre persone, problema normale legato all'autismo.
Grande l'affluenza di soci che ha superato ogni aspettativa obbligando la presidente ad ampliare le prenotazioni visto il successo dell'iniziativa, sia per contribuire in parte al service ma soprattutto per la curiosità di poter provare una serata differente in una location tanto famosa che ha avuto la presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, la possibilità di fare pizze assieme a Papa Francesco, oltre a numerosissimi ospiti e innumerevoli riconoscimenti.
Tutti puntualissimi nonostante il traffico e la pioggia, arriviamo a Cassina de' Pecchi dove sulla porta ci riceve lo stesso Acampora dandoci un caloroso benvenuto facendoci accomodare su tre rustiche tavolate e facendoci conoscere alcuni dei 41 ragazzi che lavorano nella pizzeria. Inizia così un giro pizza incredibile con degli assaggi delle varie creazioni culinarie che hanno saputo combinare. Tutte buonissime in un ambiente bello e curato dove la filosofia è mangiar bene per fare del bene. Non per niente sulla parete fa bella mostra il loro motto: "Tu non sei normale è il miglior complimento che mi abbiano mai fatto".
Durante la cena lo stesso Acampora ci racconta alcune curiosità della loro storia, dall'imbarazzo durante la visita di Mattarella, che simpaticamente ha corrisposto alla spontaneità dei ragazzi suscitando qualche problema con la scorta, alle spiegazioni sul percorso professionale che riesce a inculcare ai ragazzi per imparare un mestiere e raggiungere una propria autonomia lavorativa.
La testimonianza di alcuni ragazzi risalta ancora di più l'enorme umanità e l'entusiasmo con cui Acampora è riuscito a cogliere in questi ragazzi le differenti capacità (non tutti gli autismi sono uguali) riuscendo a far emergere le loro limitate capacità rendendoli lavoratori anziché invalidi. Non è più la comunità ha dover pagare le loro pensioni di invalidità, ma sono loro che pagano le nostre pensioni. La cosa più importante sottolinea Acampora è comunque vedere la loro gioia quando si accorgono che con il lavoro sono uguali agli altri loro coetanei.
Una serata diversa ma altamente emozionante: anche questo è un bene comune.
Nani Chevallard
Dopo la numerosa partecipazione al funerale celebrato in mattinata del nostro socio onorario Vincenzo Vedani la vita rotariana continua come Lui avrebbe voluto.
La presidente Alessandra in apertura di serata chiede un minuto di silenzio alla memoria. Viene ricordata l'intensa attività professionale e rotariana di Enzo (che viene allegata al bollettino); un lungo applauso conferma l'affetto che tutti avevamo per lui.
Dopo la cena, sempre curata personalmente da Maria Luisa, maestra della cucina italiana, che affianca lo chef nella guida sempre attenta del menu tematico studiato con il prefetto Pietro, la presidente introduce la serata, ulteriore gradino del programma sul bene comune, con un'analisi del principio di uguaglianza e dei diritti fondamentali fissati nella nostra Costituzione. Alessandra C. presenta il relatore, Giuseppe Monaco professore associato di Diritto costituzionale e pubblico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il quale inizia la sua relazione con un excursus storico sulla lunga marcia in tutti i Paesi verso l'uguaglianza iniziata con la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789), lo Statuto Albertino (1848), la Costituzione degli Stati Uniti (1868).
Esamina poi alcuni articoli della nostra Costituzione sull'uguaglianza formale e sostanziale (art.3) e sui diritti inviolabili e sui doveri di solidarietà (art.2) sottolineando il compito della Corte costituzionale nelle sue sentenze di attenersi alla legittimità di una legge integrandola comunque con un principio di ragionevolezza. Affronta poi la situazione della parità di genere nella vita sociale e politica in Italia sottolineandone gli indicatori presi in considerazione e confrontandoli con gli altri stati europei: siamo nella media. Ricorda gli art. 51 "la Repubblica promuove ...le pari opportunità tra donne e uomini" e l'art. 117 "Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità...nella vita sociale, culturale ed economica.
Ci riassume poi gli articoli relativi all' uguaglianza per gli stranieri, con i loro diritti di libertà, diritti politici, diritti sociali, diritto di abitazione differenziandone i bisogni non primari; il diritto alla salute con il livello essenziale delle prestazioni (LEP) ed il livello essenziale di assistenza (LEA): il diritto all'istruzione anche per tutti i disabili unitamente agli insegnanti di sostegno con orientamenti non sempre del tutto coerenti perché le spese devono essere compatibili necessariamente con le disponibilità finanziarie .
Il principio costituzionale di uguaglianza ha natura chiaramente espansiva e afferma che di strada ne è stata percorsa tanta, ma il cammino è ancora lungo.
Bravissimo e preparatissimo il professore; il tocco di campana chiude la serata e tutti i presenti si ripromettono di rileggere la nostra Costituzione che, anche se datata, è sempre attualissima.
Nani Chevallard
All’inizio di serata Alessandra invita i tre membri della commissione effettivo al tavolo della presidenza: è un momento importante l’ammissione di un nuovo socio: Tommaso Marchetti. Passa la parola a Gabriele che lo presenta: laureato in Bocconi con Master al Politecnico, è Dottore commercialista e Revisore legale, esperto in consulenza fiscale e nella predisposizione di perizie a supporto di operazioni straordinarie. Lo conosce da anni perché fidanzato di una sua carissima amica. Tommaso lo corregge perché ormai moglie e dal 3 agosto madre del piccolo Riccardo: conferma che la nascita di un figlio lo ha indotto ad entrare nel Rotary perché ne condivide gli ideali, l’energia e l’entusiasmo per lavorare insieme per un mondo migliore.
Pasquale inizia la sua relazione sulla formazione con un ringraziamento al nostro Alberto, formatore per tanti anni, e la imposta in due sezioni; la prima è relativa al minimo sindacale sottolineando l’importanza della conoscenza personale dei soci, ricordando le quattro domande fondamentali scritte da Herbert Taylor (past P.I nel 1935) e le cinque linee d’azione (interna, professionale, internazionale, pubblica utilità e nuove generazioni) che è sempre bene ricordare. Qui finisce l’ufficialità rotariana ma il prosieguo è di una umanità e sensibilità che solo un grande medico può avere. Con richiami e citazioni di frasi iconiche collegandole in una realtà che giustifica la nostra voglia di fare rotary: dal “faccio quello che mi va di fare” (Joe Gambardella nel film la grande bellezza), al chiedete “... cosa posso fare io per la comunità” (J.F. Kennedy), dalla carità o agape (San Paolo nella lettera ai Corinzi) all’uomo buono del finale del film “Salvate il soldato Ryan” anche per un ricordo al nostro Vincenzo mancato recentemente, esempio di uomo buono. Rapidi interventi delle due Alessandre, di Giancarlo, Pietro e Ignazio puntualizzano la loro visione di Rotary.
Passa quindi la parola ad Alessandra C. presidente della commissione progetti che ne riassume i principali: il CAM con l’impegno finanziario per due borsa lavoro per due giovani segnalati dal Tribunale dei minori , CasAmica con l’adeguamento del collegamento Wi-Fi di una casa, un contributo per un corso triennale di estetista per una donna vittima di violenza in collaborazione con ALI per le donne oltre ai progetti fatti in collaborazione con altri club del Distretto, la campagna di vaccinazione contro l’HPV con il Mi-Linate, la lotta all’obesità infantile con il Mi- Villoresi, il Borsact con il Mi-Nord ed i giovani del Rotaract. Se il budget lo consentirà aderiremo all’Accademia della Scala ed al RYLA. Per concludere con i progetti definiti ibridi, Pizzaut (dove andremo il 29 ottobre), i Semprevivi con Don Domenico (parrocchia di S. Pietro in Sala) ed il tanto auspicato dalla nostra presidente progetto PROTESI per il recupero ed il riutilizzo di questi dispositivi nelle aree dove non ne è vietato l’uso.
Bella ed utile serata a dimostrazione della voglia di operare del Club. Il tocco di campana conclusivo vedeva tutti emozionati e contenti di far parte del sodalizio.
Nani Chevallard
Il Professore Saverio Cinieri, Direttore dell'Oncologia Medica di Brindisi e Presidente della fondazione AIOM, ha offerto una panoramica dell'evoluzione dell'oncologia medica di questi ultimi decenni oltre a presentare il processo che ha portato alla legge sul diritto all'oblio .
L'evoluzione dell'oncologia ha consentito di passare da trattamenti simili per tutti i pazienti affetti da una specifica patologia alla medicina di precisione che significa un trattamento "su misura " grazie ai progressi della biologia molecolare e quindi alla possibilità di valutare non solo le caratteristiche istopatologiche dei tessuti tumorali, ma anche quelle genetiche.
Lo sviluppo di tecnologie che rendono sempre meno costoso indagare il codice genetico di un paziente come diffusione delle biopsie liquide ha favorito la personalizzazione dei trattamenti oncologici. Questi progressi hanno portato a significativi miglioramenti della sopravvivenza per diversi tipi di tumori, come ad esempio il carcinoma polmonare, ma non tutti pazienti rispondono allo stesso modo ai farmaci a bersaglio molecolare perché, oltre agli aspetti molecolari del tumore, altri fattori comprendenti fattori clinici e ambientali che complessivamente concorrono a dare origine al fenotipo tumorale hanno un impatto sulla risposta alla terapia. Nell'ambito delle caratteristiche ambientali è di particolare interesse il microbiota cioè le decine di migliaia di miliardi di microscopici coinquilini con cui conviviamo. È ormai chiaro che non sono semplici spettatori, ma hanno un ruolo importante sulla nostra salute, oltre che su diverse malattie, tra le quali il cancro. Inoltre nuove metodiche consentono di valutare la complessa interazione tra tumore, microambiente e risposta immunitaria e ad indagare il fenomeno dell'evasione immunitaria, cioè la ridotta o assente capacità dei meccanismi di difesa dell'organismo di contrastare lo sviluppo del tumore
Sfortunatamente si sta osservando un aumento dei casi di cancro nel mondo e anche in Italia (si prevede un aumento da 415000 casi nel 2020 a 495000 nel 2040) con conseguente aumento dei costi sanitari correlati. E' fondamentale, oltre alla diffusione di programmi di screening specifici come quello per il cancro del colon-retto, sensibilizzare la popolazione in merito ai fattori di rischio comprendenti fumo, alcol, sedentarietà, eccesso ponderale e tipo di alimentazione. Ad esempio è stato calcolato che il 40 % dei casi di tumori negli Stati Uniti è attribuibile a fattori di rischio evitabili.
Cancro e diritto all'oblio
Per anni il paradigma è stato: CANCRO = DOLORE = MORTE ➢ Questo assunto è quello che ha portato a parlare di «Male incurabile Nei decenni passati, le persone che si ammalavano di tumore venivano considerate "pazienti" per il resto della loro vita," e gli individui vivi a oltre 5 anni dalla diagnosi venivano definiti "lungo-sopravviventi oncologici. In Italia nel 2020 i soggetti con diagnosi di tumore erano 3.609.135 pari al 6,1% della popolazione italiana e di questi 974.467 (1.6% della popolazione) possono essere considerati guariti (erano 704.648 nel 2010). Si può quindi parlare di guarigione oncologica, ma chi ha avuto un tumore sa bene che, purtroppo, alla guarigione clinica non corrisponde quella sociale. In particolare, coloro che, a distanza di un certo numero di anni dalla diagnosi di alcuni tumori, o dalla fine dei trattamenti, non hanno più evidenza di malattia, hanno diritto a non doverla più dichiarare. Il diritto all'oblio aiuta gli ex-pazienti a non essere discriminati nella ricerca di un nuovo lavoro, la sottoscrizione di un mutuo o di una polizza assicurativa. Nel dettaglio, la legge per il diritto all'oblio permetterebbe di non considerare più paziente oncologico:
❑ Chi ha avuto un tumore solido in età pediatrica, dopo 5 anni dal termine delle cure
❑ Chi ha avuto un tumore solido in età adulta, dopo 10 anni dal termine delle cure.
Grazie all'azione dell'Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM), di altre società scientifiche e di associazioni di pazienti è stata avviata una campagna di raccolta di firme che ha portato alla presentazione di 9 proposte di legge parlamentari ed una proposta di legge da parte del CNEL. Queste 10 proposte sono state unificate in un unico testo che è stato discusso alla camera dei Deputati il 28 luglio 2023 e che ha avuto il 3 agosto 2023 l'approvazione con 281 voti favorevoli e nessun voto contrario. Il 5 dicembre 2023 il Senato ha approvato in via definitiva la legge con 139 voti favorevoli e nessuno contrario.
E' importante ora provvedere alla formazione dei medici sul concetto di guarigione dal cancro, alla formazione dei soggetti che appartengono a figure giuridiche (assicuratori, bancari, magistrati, ecc.) che possono intervenire nelle decisioni cruciali della vita degli ex-pazienti e all'Informazione della popolazione sul concetto di guarigione dal cancro
Quindi il cancro non è più un male incurabile, dal cancro si può guarire e questa consapevolezza potrà comportare ❑Aumento dell'adesione agli esami di screening ❑Aumento dell'aderenza alle terapie di comprovata efficacia ❑Aumento dell'adesione alla prevenzione terziaria ❑Riduzione del peso sociale dello stato di paziente oncologico-
La relazione del professore Cinieri è stata seguita da un'interessante sessione di domande e risposte.
Eugenia Damiani
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