Martedì 18 settembre 2018
Interclub con R.C. Milano Nord-Est
conferenza dell’arciprete del Duomo mons. Borgonovo e Don Marco Navoni
“La reliquia più insigne che ancor oggi si conserva in duomo è uno dei chiodi della croce di Cristo, forgiato a forma di morso di cavallo e conservato in un tabernacolo posto sulla sommità della volta interna della cattedrale, in posizione eminente sopra il presbiterio.
Già Sant’Ambrogio ci parla di questa reliquia e la sua presenza nella cattedrale di Milano è ininterrottamente documentata dalla fine del secolo XIV ai nostri giorni. La devozione al santo chiodo, mai venuta meno nel popolo ambrosiano, venne incentivata soprattutto da san Carlo Borromeo, che portò in processione la preziosa reliquia per le strade di Milano durante la peste del 1576 e inaugurò un rito che continua praticamente anche ai nostri giorni. Volle infatti che ogni anno al 3 maggio, festa del ritrovamento della santa croce nell’antico calendario liturgico, si ripetesse la processione con il santo chiodo. Il momento più suggestivo della cerimonia era tuttavia il prelevamento della reliquia, con il rito della “nivola”: con questo nome, derivato dal dialetto milanese, si designa un particolare ascensore, a forma di nuvola e decorato con tele dipinte e drappeggi, unico mezzo con il quale è possibile raggiungere il tabernacolo del santo chiodo. Sempre per mezzo della “nivola” la preziosa reliquia veniva ricollocata nel suo tabernacolo al termine delle celebrazioni che duravano fino al 5 maggio.
Oggi, con il nuovo ordinamento liturgico, le celebrazioni in onore del santo chiodo sono state ripristinate e collocate al 14 settembre, festa della esaltazione della santa croce. In tale occasione l’arcivescovo, all’inizio dei vespri, sale con la “nivola” a prelevare la teca contenente la preziosa reliquia che viene mostrata al popolo inserita in una grande croce di legno dorato. La processione, che ai tempi di san Carlo si teneva dal duomo alla chiesa del Santo Sepolcro, oggi si tiene esclusivamente all’interno della cattedrale e si conclude con la solenne benedizione impartita ai fedeli che ancora accorrono numerosi a questo tradizionale e suggestivo appuntamento.”
Tratto dal volume “ Il Duomo di Milano e la liturgia ambrosiana” scritto da Mons. Don Marco Navoni - edizioni ITL s.r.l.
