2 luglio 2018

Dinastie rotariane

A parole, nessuno vuole fare il presidente.

In pratica, è tutta un’altra cosa.

Ognuno ha le sue motivazioni; ma quasi tutti – con l’esclusione di un ristretto gruppo di riluttanti a ogni carica, di solito per ragioni familiari – prima o poi si lasciano convincere: conta ciò che si vede, non ciò che si sa). Soprattutto quando ciò che si sa è sbagliato: durante il mio anno di presidenza il prefetto (che fungeva anche da redattore del Bollettino) ebbe la bella pensata, recensendo un Interclub a sei, di criticare la qualità del vino servito nel più importante momento sociale dell’anno, la conviviale con tutto il corpo consolare. Ne uscì un pasticcio colossale, che arrivò fino al Governatore, con tanto di richiesta che il redattore diffamatore venisse, con orecchie basse e occhi fissi al terreno, a scusarsi in maniera ufficiale di fronte alle cariche riunite dei Club interessati.

Incredulo, stupefatto e conscio di essere, quanto al merito, dalla parte del torto, mi ero chiuso in difesa. Ma quando il mio omologo mi chiese a brutto muso: «Ma perché continui a difenderlo? È un cretino!» non potei che ribattere, come Theodore Roosevelt, 26° presidente degli Stati Uniti, in un’analoga situazione: «Sarà un cretino, ma è il mio cretino!» Ecco, sbaglierò, ma sono convinto che Luigi avrebbe risposto più o meno allo stesso modo. Perché dietro quell’atteggiamento solare e felice (una condizione cui molto deve la serena tranquillità dell’onnipresente Gloria) esiste una persona che sa ciò vuole e come ottenerlo. Lo si vede dai service scelti: un sensibile gruppo di intervalli tutti mirati al sociale, quindi con un certo scostamento rispetto agli anni precedenti, senza arrivare a un vero capovolgimento (si veda la presentazione del programma tramite diapositive Power Point).

Un programma ambizioso, ma pienamente fattibile. Anzi, necessariamente fattibile, per un presidente che ha avuto un bisnonno rotariano, un nonno rotariano, un padre rotariano, un suocero rotariano (il più giovane rotariano d’Italia, ai suoi tempi) e per ciliegino sulla torta una moglie per lungo tempo rotaractiana.

E per la casa già gattona un frugoletto in maglietta blu con la scritta futuro rotariano

loader
Nessun evento trovato

banner gero

 

Sede delle riunione
Tocq Hotel - Via Alessio di Tocqueville 7/D - Milano
tutti i lunedì ore 20.00

Ufficio di Segreteria
Tel. +39 3351354519
email: riccardosantoro52@gmail.com

Di Riccardo Santoro

© 2024 - Tutti i diritti riservati.
web by SOFOS Italia