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Nell'ambito delle iniziative "Fuori sede sociale" sabato 25 novembre è stata organizzata la visita ad una interessante testimonianza storica: il villaggio Crespi d'Adda vicino a Capriate in provincia di Bergamo. In una splendida giornata di sole i soci con coniugi ed amici si sono ritrovati per vivere insieme questa esperienza culturale e gastronomica. La prima tappa è stata il villaggio Crespi che è stato dichiarato nel 1995 patrimonio dell'UNESCO in quanto bene storico appartenente all'umanità. L'UNESCO ha infatti accolto Crespi d'Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa".
In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica anticipando le tutele dello Stato stesso. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera "ruotava attorno alla fabbrica stessa", ai suoi ritmi e alle sue esigenze.
La prima parte della visita è stata dedicata alla presentazione di un video multi mediale presso la Sala didattica. Il tema del video è la rivoluzione industriale , il passaggio dal mondo contadino al mondo industriale , il lavoro nelle fabbriche tessili di fine ottocento e gli industriali illuminati come i Crespi.

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La visita è poi proseguita con una passeggiata a piedi durante la quale la guida ha descritto le tipiche case destinate agli operai, la scuola, l'ospedale, la chiesa, la villa padronale costruito per la famiglia Crespi. Il villaggio era stato concepito come un microcosmo autosufficiente dove la vita dei dipendenti insieme a quella delle loro famiglie ruotava in un piano ideale di ordine e di armonia attorno alla fabbrica. Oggi il villaggio Crespi ospita di una comunità di circa 400 persone in gran parte discendenti degli operai che vi hanno vissuto . La fabbrica è rimasta in funzione fino al 2003 senza mai modificare il suo settore di produzione tessile cotoniero.
La visita si è conclusa con un video che presentava le altre strutture i del villaggio come le eleganti ville costruite negli anni 20 per ospitare gli impiegati e i direttori e il cimitero in base ad una concezione visionaria del fondatore di una necessità di una presa in carico dei dipendenti "dalla culla alla tomba" Infine è stato presentato un video con una commovente testimonianza di una deliziosa signora vissuta fino all'età di 107 anni nel villaggio Crespi che ricordava i suoi incontri con i Crespi "signori sì, ma non superbi"
La parte gastronomica della giornata è svolta presso il Ristorante Macelleria Motta di Bellinzago Lombardo, insignito di 1 stella Michelin grazie soprattutto alla sua filiera controllata di bestie allevate in Piemonte. Il tema del pranzo è stato il bollito tradizionale in tutte le sue varianti accompagnato da diversi bagnetti e Maria Luisa Mandelli ha offerto ai partecipanti la cronaca di una memorabile conviviale dell'Accademia della Cucina dedicata al Gran bollito storico risorgimentale piemontese per predisporre gli animi ad affrontare con grinta e vigoroso appetito la prova dei bolliti.
Grazie a Francesco Caruso che ha organizzato la giornata e al nostro Presidente che ha generosamente offerto la visita guidata al villaggio

 

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Di Riccardo Santoro

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