Bravissimo il nostro presidente Ferdinando (con la collaborazione preziosa di Francesco) a promuovere una serata culturale con una visita alla mostra “Morandi 1890-1964)”, ampia e completa rassegna sull’attività artistica del pittore bolognese nelle sale del Piano Nobile di Palazzo Reale.

Notevole l’affluenza di Soci ed amici che ci hanno obbligato a dividerci in due gruppi, a dimostrazione dell’interesse per queste iniziative: anche questo è Rotary.

L’esposizione di 120 opere esposte con criterio cronologico con accostamenti mirati ci hanno permesso di seguire lo sviluppo dell’arte pittorica di Morandi dagli inizi della sua carriera sino alle opere finali dipinti prima della morte avvenuta nel 1964.

Pittore bolognese solitario, come illustrato dalla brava guida Paola e dalle macro riproduzioni fotografiche degli ambienti dove ha sempre vissuto fra il suo piccolo studio in via Fondazza a Bologna e la sua residenza estiva a Grizzena ( piccola località sull’Appennino bolognese a 50 km da casa), schivo ma sempre attento nella sua ricerca pittorica agli artisti di altre epoche replicando in una quasi fanatica ripetizione di temi per adeguare e migliorare la sua capacità pittorica in una continua e quasi maniacale evoluzione stilistica.

Ciò è simbolicamente rappresentato nella prima sala della rassegna dove sono esposti simbolicamente 4 quadri significativi dei temi da lui affrontati: le nature morte, il paesaggio, i fiori ed un autoritratto giovanile. Alleghiamo le foto significative.

Ecco così un susseguirsi di rivisitazioni ispirandosi agli artisti (contemporanei e non) ed alle correnti che nascevano in quel periodo: dall’avanguardia alla metafisica di De Chirico, da Cezanne ai valori plastici, senza rinunciare ad altre tecniche pittoriche, in particolare le incisioni ispirate dai fiamminghi Rubens e Rembrandt curate con una meticolosa attenzione al particolare cercando l’ottimale raffigurazione. Per chi si è dilettato nell’esecuzione di acqueforti ne comprende la difficoltà e la paziente laboriosità.

Importante notare che Milano ha sempre rappresentato per Giorgio Morandi un faro, considerando i tanti collezionisti appassionati alla sua arte e la proficua collaborazione con gallerie d’arte milanesi.

Un abbondante apericena da Ravizza ha poi permesso ai due gruppi di riunirsi in una piacevolissima serata di conversazioni ed affiatamento.

Nani Chevallard